Hamas, Meta chiude account e pagine Facebook e Instagram

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Hamas, Meta chiude account e pagine Facebook e Instagram

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Centinaia di account, pagine, gruppi di Facebook e Instagram sono stati rimossi da Meta per aver diffuso intenzionalmente notizie false. Tra questi, una grossa rete era collegata al gruppo terroristico di Hamas.

A renderlo noto è stato Nathaniel Gleicher, massimo responsabile della divisione di sicurezza della compagnia.

Alcune delle pagine cancellate, secondo Meta, affermavano di essere gestire da entità presenti nella West Bank, in Israele e nella penisola del Sinai, mente altri dicevano di essere indipendenti ma comunque riconducibili al mondo palestinese.

Lo scopo principale degli account era rappresentato dalla pubblicazione di news, meme e vignette in arabo che si concentravano sugli accadimenti della regione e profondevano “sforzi coordinati per manipolare il dibattito pubblico per un obiettivo strategico”.

Dal rinvio delle elezioni palestinesi alle critiche sulla politica di difesa israeliana, passando per attacchi verso Fatah e il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas.

Il tutto aveva un comune denominatore: commenti di supporto nei confronti di Hamas.

Il seguito delle pagine cancellate era numeroso. Basti pensare ai circa 407mila account che le seguivano.

Secondo il rapporto di Meta, sono stati spesi circa 21.000 dollari per gli annunci su Facebook e Instagram, principalmente pagati in dollari americani.

Come spesso accade quando parliamo di certe cose, arriva un momento in cui ci fermiamo per riassumere un attimo.

Il motivo è semplice: vogliamo sottolineare determinate cose su cui magari si ragiona poco.

Se Hamas vuole accreditarsi agli occhi della Comunità Internazionale come resistenza palestinese fatta con mezzi di fortuna, cosa c’entra utilizzo dei social?

Facile, il gruppo terroristico palestinese non solo se ne frega del proprio popolo, ma utilizza strumenti sofisticati per attaccare Israele.

Come per l’appunto i social. Perché Hamas non ne fa un uso semplice, ma professionale perché gli annunci a pagamento su Facebook e Instagram, non sono cosa da tutti.

Credete ancora che il gruppo terroristico non abbia mezzi?

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