Sette persone ritenute legate ad Hamas sono state arrestate in tre diversi paesi europei, perché sospettati di voler compiere un attentato contro le istituzioni ebraiche in Germania.

A finire in manette su richiesta della Procura tedesca sono stati tre individui a Berlino, uno a Rotterdam, in Olanda, e tre in Danimarca, in un’operazione di polizia internazionale collegata al ritrovamento di armi, che si ritiene avrebbero dovuto essere utilizzate in azioni terroristiche arabo-palestinese contro luoghi ebraici in Europa.

Procura tedesca secondo cui le armi dovevano arrivare a Berlino e tenute pronte per “potenziali attacchi terroristici contro istituzioni ebraiche” nel Vecchio Continente causati da questo gruppo di persone che avrebbero preso ordini da Hamas dal Libano.

La prima a dare la notizia degli arresti è stata la polizia danese, la quale ha dichiarato che non può entrare in dettaglio per non danneggiare le indagini e cui sono arrivati i complimenti dal Mossad:

“Hamas cerca di estendere le proprie capacità operative nel mondo e in Europa in particolare, nell’intento di colpire obiettivi israeliani, ebraici ed occidentali”.

Il servizio segreto israeliano ha aggiunto che l’operazione di polizia internazionale ha avuto il merito di “esporre una vasta infrastruttura di Hamas”.

Hamas il gruppo terroristico arabo-palestinese che dichiara al mondo di combattere per la resistenza del proprio popolo, ma che in realtà vuole esternalizzare la lotta contro Israele al di fuori del Medio Oriente.

Il tentativo di portare il conflitto con lo Stato ebraico all’interno dei confini europei non è una nuova. Già tra la fine degli Anni 60 e metà di quelli 80, il terrorismo arabo-palestinese aveva compiuto diversi attentati in Europa.

L’Italia non rimase indenne a queste azioni terroristiche, anzi. Di una cadrà il tragico anniversario tra due giorni.

Era il 17 dicembre 1973 e il terrorismo arabo-palestinese compì un attentato all’aeroporto di Fiumicino, uccidendo 32 persone, in quella che la pubblicistica chiamerà “la strage dimenticata”.

In pochi ne parlano e quelli che lo fanno rischiano di cadere nell’oblio mediatico e non solo. Un processo di rimozione bizzarro. Una vicenda che andrebbe ricordata a tutto il popolo italiano, (in)consapevole di scendere in piazza oggi in sostegno di coloro ce ieri ha ucciso i propri connazionali…