Polemiche per il convegno pro Hamas che si è svolto a Milano

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Polemiche per il convegno pro Hamas che si è svolto a Milano

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Al Quds è nostra” è il titolo di una conferenza filopalestinese che si è svolta sabato ad Assago, alle porte di Milano. Al Quds è il termine arabo che indica Gerusalemme, la capitale d’Israele.

Già dalla scelta del termine si può capire che il dibattito non è stato privo di pregiudizi anti-israeliani.

Diversi esponenti politici avevano aspramente criticato un evento, che secondo il leader di Azione, Carlo Calenda era:

“Supportato da organizzazioni e persone notoriamente vicine ad Hamas, organizzazione terroristica, estremista e fondamentalista”.

Dello stesso avviso il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto, che venerdì aveva dichiarato:

“Domani ad Assago si terrà una conferenza organizzata da referenti di Hamas in Europa: il titolo della conferenza è Gerusalemme è nostra”.

A suscitare le polemiche, inoltre, erano state due presenze: quella dell’ex grillino Alessandro Di Battista e quella del senatore di Verdi e Sinistra Italiana, Tino Magni.

Quest’ultimo, poi, ha disertato l’evento, ufficialmente per motivi di salute. Sulla sua partecipazione avevano puntato il dito sia lo Scalfarotto che Piero Fassino.

Di Battista ha così replicato durante il convegno:

“Ho letto cose oscene anche rispetto alla mia presenza a questo convegno, ma io me ne infischio. Non mi importa nulla di quello che scrivono. Ho scelto la posizione e vado avanti dritto. Tanti politici italiani, europei e arabi non hanno il coraggio di rompere il loro silenzio e prendere posizione. Schierarsi è difficile, ti fa perdere amici ma te ne fa pure conquistare di nuovi. Io spero di essere diventato vostro amico in questi mesi. Mi onorerebbe la vostra amicizia”.

E ancora:

“Io non parlo di polemiche. Io mi sono schierato a favore del popolo palestinese e della sua causa perché tutte le principali organizzazioni che si occupano dei diritti umani attestano che oggi nei territori occupati si pratica apartheid”.

Su un punto l’ex M5S ha ragione: al popolo palestinese vengono calpestati i diritti.

Su questo non c’è alcun dubbio, peccato che Di Battista sbagli il soggetto calpestatore che non è Israele, ma sono Hamas e AP.

Perché sono le leadership palestinesi a non migliore le condizioni di vita del proprio popolo. Scuole, ospedali e tutti gli altri servizi che ogni popolo merita sono messi da parte, perché ciò che fanno i capi palestinesi è rimpinguare le proprie casse grazie ai finanziamenti di diversi stati.

Cosa ci si poteva aspettare di diverso da Di Battista? Colui che disse che i terroristi “vanno elevati a interlocutori”?

Chiudiamo con un’altra domanda, facendo leva su quanto detto da Stefano Bolognini, commissario provinciale di Milano della Lega:

“Un convegno sostenuto da associazioni e persone notoriamente vicine ad Hamas, organizzazione terroristica, estremista e fondamentalista. Un fatto molto grave e che non può passare inosservato, ragione per cui l’ho posto l’attenzione del Prefetto di Milano”.

Il Prefetto di Milano come ha potuto fare il suo benestare a questo evento?

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