Search For Common Ground: i luoghi ebraici profanati sono più di quelli cristiani e musulmani combinati

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Mario Del MonteEditor
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Israele

Search For Common Ground: i luoghi ebraici profanati sono più di quelli cristiani e musulmani combinati

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L’incendio alla Chiesa della Moltiplicazione in Galilea, avvenuto questa estate per mano di estremisti di fede ebraica, ha scatenato le condanne di tutto il mondo e ha danneggiato l’immagine di Israele come unico protettore della libertà religiosa in Medio Oriente.

L’attacco però non sembra essere veramente rappresentativo dei dati reali. Lo afferma l’Organizzazione non Governativa Search For Common Ground, una organizzazione no-profit che si occupa di risoluzione dei conflitti tramite progetti inter-religiosi, che monitora e categorizza gli attacchi ai siti religiosi in Israele e West Bank dal 2013 e che si avvale anche di dati risalenti al 2011.

L’analisi dei dati raccolti negli ultimi quattro anni rivela che i siti legati alla religione ebraica sono stati presi d’assalto più di quelli cristiani e islamici messi insieme. Di 136 episodi documentati il 52% è costituito da aggressioni a siti ebraici. Gli scontri sul Monte del Tempio sono stati intenzionalmente omessi dalle statistiche anche se queste ultime non fanno differenza fra assalti gravi e piccoli danneggiamenti.

L’idea di questo registro è stata ispirata dal Codice Universale di Condotta per i Luoghi Sacri, un’iniziativa nata nel 2011 dalla collaborazione fra Search For Common Ground e altre tre organizzazioni che è stata approvata dalle maggiori associazioni religiose in Israele. Il Codice ha lo scopo di migliorare la protezione dei luoghi di preghiera e favorire la riconciliazione fra i gruppi religiosi in conflitto.

Attraverso la banca dati di questo registro si può risalire alla data e al luogo esatto di ogni azione violenta contro siti religiosi. Inoltre viene descritta la natura dell’attacco, il modo in cui è stato trattato dai media e le informazioni rilasciate dalla polizia. La posizione di ogni luogo che ha subito simili abusi è disponibile su una speciale versione di Google Map presente nel registro.

Secondo i ricercatori le violenze non accadono così sistematicamente e frequentemente come i media vorrebbero farci credere. Ad un primo sguardo una delle cose più sorprendenti è l’improvviso calo di attacchi avvenuto a Giugno 2014, in coincidenza con il rapimento/omicidio dei tre ragazzi ebrei. Il registro inoltre segnala che alcuni degli assalti pervenuti sono stati perpetrati da persone della stessa fede e che in alcuni casi la polizia ha preferito cercare i responsabili fra criminali comuni. Il luogo più sensibile è il Monte Sion di Gerusalemme, sede di numerosi cimiteri di diverse fedi religiose che sono stati negli ultimi mesi testimoni di gravi atti vandalici.

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