Khamenei: “gli Stati Uniti vogliono distruggere l’Islam”

Nonostante i segnali distensivi degli USA la Guida Suprema iraniana continua ad accusare l'America

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Mario Del MonteEditor
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Medio Oriente

Khamenei: “gli Stati Uniti vogliono distruggere l’Islam”

Nonostante i segnali distensivi degli USA la Guida Suprema iraniana continua ad accusare l'America

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L’ayatollah Ali Khamenei ha accusato ieri gli Stati Uniti di voler distruggere la civiltà islamica e ha definito l’amministrazione Obama “bugiarda e ipocrita” quando afferma di essere vicina alla religione coranica. A riportarlo è l’agenzia di stampa iraniana Fars. Khamenei ha attaccato duramente la politica estera americana e ha invitato i musulmani ad essere “vigili” nei confronti dei complotti statunitensi.

Secondo la Guida Suprema iraniana le azioni dell’amministrazione Obama sarebbero mirate a creare profonde divisioni all’interno del mondo islamico. Di fronte ad un pubblico composto da religiosi, ambasciatori e politici Khamenei ha addirittura affermato che “gli attuali funzionari americani sono contro i principi dell’Islam”. Uno degli esempi citati dall’ayatollah è la nascita dello Stato Islamico, creato dagli USA insieme ad altri gruppi terroristici attraverso finanziamenti e sostegno politico.

Non contento Khamenei ha insistito incolpando gli Stati Uniti di essere la causa dietro tutte le recenti tragedie nel mondo musulmano e ha avvertito i Sunniti che per gli americani non ci sono distinzioni: “loro sono contro qualunque musulmano che abbia intenzione di vivere secondo le regole imposte dal Corano”.

Nonostante gli sforzi americani però Khamenei si è detto convinto che “il risveglio islamico non può essere fermato e raggiungerà i suoi obiettivi con l’aiuto di Allah”. Concludendo il suo intervento la Guida Suprema ha esortato tutti i musulmani a resistere contro qualsiasi intervento esterno nei loro paesi e a non arrendersi come alcuni stanno facendo in Siria, in Yemen e in Libia.

Le parole di Khamenei arrivano a sole ventiquattro ore di distanza da quelle del Segretario di Stato americano John Kerry che invece aveva annunciato trionfante “significativi progressi dell’Iran nell’adempimento dei suoi impegni nucleari”. Progressi confermati anche da un importante diplomatico russo che poche ore prima aveva confidato alla Associated Press l’imminente trasferimento di gran parte dell’uranio arricchito iraniano in Russia, un passo fondamentale verso l’implementazione del’accordo firmato a Luglio e la conseguente rimozione delle sanzioni economiche internazionali nei confronti della Repubblica Islamica.

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