Jihad Islamica e Fatah Tanzim: nuove minacce per Israele provenienti dalla West Bank

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Mario Del MonteEditor
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Israele

Jihad Islamica e Fatah Tanzim: nuove minacce per Israele provenienti dalla West Bank

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L’organizzazione terroristica Jihad Islamica sta accrescendo il suo seguito in Giudea e Samaria con il rischio di diventare la maggiore minaccia per la sicurezza dello Stato d’Israele. Alcuni funzionari dell’esercito israeliano hanno evidenziato in un’intervista al Jerusalem Post che, sebbene sia ancora una realtà piccola, i suoi appartenenti sono estremamente motivati dal punto di vista ideologico.

Il comando centrale di Jihad Islamica è a Gaza e gode, come del resto molte altre sigle radicali palestinesi, del sostegno economico e militare iraniano. Il desiderio di Teheran di ottenere una notevole influenza nella West Bank non è esattamente un segreto ma finora i tentativi non hanno avuto il successo sperato grazie all’azione degli israeliani e in parte anche per via di una certa riluttanza da parte dell’Autorità Nazionale Palestinese a lasciare ampio spazio a movimenti che non rispondo direttamente ai suoi comandi.

Un’altra forza che secondo gli intervistati sta emergendo in West Bank è Fatah Tanzim, un gruppo terroristico dominante durante gli anni della Seconda Intifada che dopo aver perso consensi sta ora tornando in auge. I giovani di Fatah Tanzim, infatti, non si sentono più vincolati dal patto, siglato con Israele dai membri più anziani una decina di anni fa, che prevedeva la rimozione dei suoi appartenenti dalla lista dei ricercati in cambio della cessazione delle attività terroristiche. Al momento Fatah Tanzim non ha ancora riaperto le ostilità con Israele ma ha le potenzialità per diventare una seria minaccia nei prossimi mesi se la nuova corrente prendesse il sopravvento. Una nuova corrente che per via dell’età non ricorda i danni causati dalla Seconda Intifada alla popolazione civile palestinese e che potrebbe decidere di intraprendere una serie di attacchi infiltrandosi negli insediamenti ebraici. Un’altra eventualità su cui sta lavorando il Comando Centrale dell’IDF è quella di una sommossa da parte dei giovani di Fatah Tanzim che farebbe precipitare nel caos la già fragile Autorità Nazionale Palestinese.

Nel frattempo anche Hamas è all’opera per consolidare la sua posizione all’infuori di Gaza intensificando i rapporti con i palestinesi della West Bank. Finora però lo Shin Bet e l’esercito sono riusciti a contrastare questi sforzi grazie ad un accurato lavoro di intelligence che ha portato a numerosi arresti nelle ultime settimane documentati dai maggiori organi di stampa israeliani. Il vantaggio di Hamas è quello di poter assumere più forme all’interno dei territori di Giudea e Samaria: alle vecchie cellule comandate direttamente dal quartier generale di Gaza si aggiungono ora gli “operativi indipendenti”, abitanti locali a cui viene lasciato un certo margine di autonomia e che sono più difficili da rilevare perché non formati militarmente all’interno dei campi di addestramento di Hamas.

 

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