IDF avverte: Hezbollah può lanciare mille razzi al giorno su Israele

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Mario Del MonteEditor
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IDF avverte: Hezbollah può lanciare mille razzi al giorno su Israele

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Secondo il Generale dell’IDF Eyal Eisenberg una futura guerra fra Israele e il gruppo libanese Hezbollah comporterebbe una pioggia di migliaia di razzi ogni giorno sulle città della nazione ebraica. Ne ha parlato a margine della conferenza stampa di insediamento del suo successore come capo del Comando Regionale dell’Esercito, Yoel Strick, avvenuta martedì.

Secondo il Comando Regionale i cittadini israeliani dovrebbero prepararsi all’evenienza di un attacco con circa mille -millecinquecento missili provenienti dal confine Nord. Nonostante questo scenario catastrofico Eisenberg è lo stesso fiducioso riguardo alla capacità di Israele di resistere a un assalto di Hezbollah: “Sarà dura? Possiamo resistergli? Certamente, non abbiamo scelta.” Le parole di Eisenberg fanno da eco a una serie di volantini distribuiti dall’esercito alle autorità locali in cui si avverte della grave minaccia rappresentata dal gruppo militare sciita e si stimano centinaia di vittime civili israeliane in un possibile conflitto futuro. Alcune procedure di sicurezza da parte dei civili, come ad esempio ripararsi nella tromba delle scale di un edificio durante un attacco, possono ridurre le perdite di vite umane in modo significativo. L’esercito israeliano però punta a predisporre un piano di evacuazione per le comunità al confine Nord fornendogli ospitalità temporanea nelle basi militari più lontane dal fronte.

La minaccia Hezbollah non è nuova e le stime sul suo arsenale di missili, composto da circa centomila unità, vengono aggiornate costantemente dall’ultima guerra del 2006. Tuttavia, alla luce delle tensioni che attraversano la regione e degli scontri avvenuti recentemente al confine, non è facile prevedere con esattezza quale sarà il comportamento di Hezbollah, soprattutto ora che i suoi armamenti hanno la capacità di raggiungere qualsiasi parte di Israele.

Secondo alcuni esperti di sicurezza l’aspetto chiave di questa campagna di informazione portata avanti dall’esercito è mantenere realistiche le aspettative legate alla difesa anti-missile. Durante il conflitto d questa estate con Hamas dalla Striscia di Gaza sono partiti circa quattromila razzi sulle città israeliane quasi tutti neutralizzati dal sistema di difesa Iron Dome prima che potessero raggiungere i centri abitati. Hezbollah però ha a disposizione missili più grandi e più precisi rispetto a quelli usati da Hamas che potrebbero sopraffare Iron Dome.

Lo scorso mese fu il Consiglio di Sicurezza ONU ad avvertire che le recenti violenze al confine fra Israele e Libano e la presenza di armi non autorizzate nelle zona cuscinetto presidiata dall’UNIFIL sono un rischio enorme per la pace fra le due nazioni. Il termine recenti violenze era riferito all’attacco avvenuto a Gennaio in cui sono rimasti uccisi due soldati israeliani che stavano pattugliando la zona. In quell’occasione Hezbollah dichiarò che l’imboscata era una rappresaglia dovuta al raid effettuato vicino Quneitra, una città al confine fra Israele e Siria, che è costato la vita a un generale iraniano e a Jihad Mughniyeh, comandante di Hezbollah in Siria e figlio del defunto generale delle milizie sciite Imad.

L’ultimo conflitto fra Israele ed Hezbollah risale al 2006 quando cinque soldati israeliani vennero uccisi in un attentato che scatenò una sanguinosa guerra durata quasi un mese. Negli scontri persero la vita quarantatré civili israeliani, centodiciannove soldati di IDF e circa millesettecento libanesi, di cui quasi mille erano combattenti di Hezbollah. Durante quei trentaquattro giorni i terroristi di Hezbollah lanciarono più di quattromila razzi su Israele con una media di circa cento al giorno.

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