Dore Gold: ” Gli Stati arabi sunniti sono nostri alleati”

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Mario Del MonteEditor
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Medio Oriente

Dore Gold: ” Gli Stati arabi sunniti sono nostri alleati”

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Secondo Dore Gold, Direttore Generale del Ministero degli Esteri israeliano, le nazioni arabe sunnite del Medio Oriente sono alleati di Israele. Gold ha ribadito il concetto per ben due volte durante una conferenza a New York dedicata ai risvolti futuri dell’accordo sul nucleare iraniano.

“Ciò che vediamo ora è un regime autoritario che sta cercando di espandersi in tutto il Medio Oriente, non è solo Israele a dirlo ma anche tutti i nostri vicini arabi sunniti. I nostri alleati arabi sunniti” sono state le parole di Gold in riferimento all’Iran.

Gold ha servito in passato come ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite ed è stato per anni il consigliere di molti primi ministri appartenenti al Likud, il partito di centro-destra. Nel 2003 scrisse un libro intitolato “Hatred’s Kingdom: How Saudi Arabia Supports the New Global Terrorism”, oggi però vede nel regno saudita “uno degli avversari del riavvicinamento tra Stati Uniti e Iran e del patto firmato recentemente a Vienna sul programma nucleare della Repubblica Islamica.

L’evento, organizzato dalla Conferenza dei Presidenti delle Maggiori Organizzazioni Ebraiche Americane, ha visto anche la partecipazione di Amos Yedlin, l’ex capo dei servizi segreti militari israeliani che ora dirige l’Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale dell’Università di Tel Aviv. Sia Gold che Yedlin hanno sottolineato i pericoli del programma nucleare iraniano: per Gold l’Iran è la più grande causa di instabilità in Medio Oriente mentre per Yedlin sebbene l’accordo sia efficace nel rimandare i piani del regime iraniano nel breve termine è un disastro per quanto riguarda le implicazioni a lungo termine che lasciano l’Iran libero di sviluppare l’arma fra quindici anni.

La discussione si è poi spostata su cosa dovrà fare Israele nel momento in cui il patto verrà ratificato nonostante le molte obiezioni che si sono levate fra i membri del Congresso americano. Secondo Yedlin Israele e Stati Uniti dovrebbero intensificare la loro collaborazione sotto il profilo dell’Intelligence e stabilire le adeguate risposte ad eventuali violazioni da parte dell’Iran. Inoltre è necessario lo sviluppo di una più efficace difesa missilistica e lo studio di una strategia che renda più credibile l’opzione militare contro l’Iran come ultima risorsa.

Per Gold invece è dovere dello Stato d’Israele avvertire il mondo dei pericoli di questo patto e, nel caso in cui venga ratificato, accordarsi con gli Stati Uniti per cominciare una collaborazione efficace che permetta di affrontare le sfide che l’accordo presenterà in futuro: “Troveremo un modo pratico per tirare fuori una soluzione a questa situazione molto pericolosa. Nel frattempo dobbiamo ribadire cosa pensiamo di questo accordo. Abbiamo il dovere di dire la verità, anche se verrà considerato sgradevole.”

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