Dimitris Kammenos costretto alle dimissioni dal governo greco dopo le accuse di razzismo

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Mario Del MonteEditor
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Antisemitismo

Dimitris Kammenos costretto alle dimissioni dal governo greco dopo le accuse di razzismo

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Il neoeletto governo greco incappa nel suo primo contrattempo dopo solo poche ore dal giuramento: uno dei vice ministri avrebbe postato alcuni tweet offensivi attraverso il suo profilo personale. Si tratta del vice ministro per le infrastrutture e i trasporti Dimitris Kammenos a cui è stato chiesto di rassegnare le dimissioni.

“Finché non sarà chiarita la vicenda sui post razzisti e antisemiti il vice ministro ci faciliterà la questione dimettendosi” è stato il commento di Panos Kammenos, leader del partito dei Greci Indipendenti, attraverso il social media Twitter.

Il vice ministro dimissionario, nominato dal Primo Ministro Alexis Tsipras, non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa sull’argomento. Kammenos fa parte del partito di destra Greci Indipendenti che ha partecipato alle elezioni in una coalizione con Syriza, il partito di Tsipras che raccoglie la sinistra radicale greca. L’unica dichiarazione ufficiale di Kammenos è affidata ad un comunicato in cui afferma che le sue attività sui social media sono affidate ad un apposito team e che il suo account è stato hackerato diverse volte. Inoltre ha aggiunto che la maggior parte dei messaggi sotto accusa sono “distorsioni della realtà”.

“Mi oppongo a qualsiasi post in cui vengono insultati i miei stessi concittadini. Con questo comunicato vorrei scusarmi con chiunque si sia sentito offeso e rinnovare la mia condanna al razzismo, all’omofobia e all’antisemitismo” si può leggere nella parte finale del comunicato di Kammenos.

Tsipras, che al momento si trova a Bruxelles per un summit dell’Unione Europea sul tema della crisi dei migranti, ha chiesto spiegazioni ai partner di governo. Uno dei suoi collaboratori ha confidato alla stampa che il Primo Ministro greco ha reputato giusto togliere l’incarico a Kammenos e che un rimpiazzo è già stato trovato.

Alcuni esponenti di Syriza hanno storto il naso per la vicenda, ad esempio Vassiliki Katrivanou ha definito la scelta di nominare Kammenos “una disgrazia”. Il partito di opposizione PASOK ha parlato di “sfacciata violazione dei principi fondamentali della sinistra politica” e, attraverso il suo portavoce, ha accusato il governo di “legittimare il razzismo e l’antisemitismo invece di voltare le spalle al passato.”

Oltre ai Tweet razzisti le accuse sono rivolte anche ad un post estivo di Dimitris Kammenos sulla sua Pagina Facebook in cui sovrappose le parole “Resteremo in Europa” a una fotografia dell’entrata del campo di concentramento di Auschwitz. L’opinione pubblica ha percepito il gesto come un tentativo di mostrare le difficoltà economiche incontrate dal popolo greco come simili a quelle degli ebrei durante il nazismo. In molti, soprattutto la Comunità Ebraica Greca, hanno denunciato il gesto definendolo “un orrendo tentativo di banalizzare Auschwitz e la Shoah”.

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