Austria: Hacker colpiscono il sito web di Mauthausen

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Mario Del MonteEditor
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Antisemitismo

Austria: Hacker colpiscono il sito web di Mauthausen

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Ingresso del Campo di Concentramento di Mauthausen in Austria

Il sito web di Mauthausen, l’ex campo di concentramento nazista dove persero la vita duecentomila persone, è stato attaccato da alcuni hacker che hanno inserito delle immagini contenenti pedo-pornografia proprio nel giorno in cui si celebra il settantesimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa. Lo riferiscono le autorità austriache attraverso le parole del Ministro degli Interni Johanna Mikl-Leitner che ha definito l’azione un crimine abominevole.”

Il Ministero sta aiutando gli operatori del sito web a riportarlo alla normalità il prima possibile e sono già in corso le indagini per scovare i responsabili.”

Il lager di Mauthausen è l’unico campo di categoria Tre ed è stato creato appositamente per gli oppositori politici del Terzo Reich. La sua suddivisione in un network di quarantanove sotto-campi può far comprendere adeguatamente le enormi dimensioni di questa fabbrica di morte. Molti dei prigionieri internati a Mauthausen provenivano dall’Europa Orientale e dall’Unione Sovietica, molti sono deceduti a causa della fame e delle condizioni igieniche, altri sono stati picchiati a morte o giustiziati con un colpo alla testa, altri ancora gassati. Per non parlare poi di tutti quelli che non hanno resistito al duro lavoro nelle miniere di granito o nelle fabbriche di munizioni: gli storici che hanno indagato sulla natura del lager hanno evidenziato che, a differenza di altri campi di sterminio, a Mauthausen i nazisti utilizzavano lo slogan “annientamento tramite il lavoro”, segno evidente della volontà di sfruttare al massimo le proprie vittime prima di sbarazzarsene.

Secondo alcuni media austriaci l’azione sarebbe da ascrivere all’estremismo di destra. A sostegno di questa ipotesi il sito austriaco Der Standard asserisce che non si tratta della prima volta e che nei mesi scorsi anche altri campi di concentramento hanno subito simili attacchi.

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