Antisemitismo: nel 2017 una preoccupante crescita generale degli episodi contro gli ebrei

Rapporto sull’antisemitismo nel 2017 mostra un aumento degli incidenti antisemiti in tutto il mondo:

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Ghila Amati
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Antisemitismo

Antisemitismo: nel 2017 una preoccupante crescita generale degli episodi contro gli ebrei

Rapporto sull’antisemitismo nel 2017 mostra un aumento degli incidenti antisemiti in tutto il mondo:

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Ghila Amati

Il Ministro della Diaspora Naftali Bennett, ha presentato in onore della Giornata della Memoria, il “Rapporto sulle tendenze e gli episodi di antisemitismo nel 2017” che ha indicato un aumento sostanziale degli incidenti razzisti contro gli ebrei in Europa, in particolare nelle regioni occidentali del Vecchio Continente.

Secondo il rapporto, che funge da rapporto annuale sulle tendenze e gli incidenti relativi ai crimini di odio contro gli ebrei, il 2017 ha segnato un record nel numero di incidenti antisemiti registrati in Gran Bretagna dal 1984, quando il Community Security Trust (CST), un ente di beneficenza che mira a proteggere gli ebrei britannici dall’antisemitismo, ha iniziato a documentare gli episodi antisemiti nel Regno Unito.

Il 2017 ha visto un aumento del 78% degli episodi di violenza fisica contro gli ebrei nel Regno Unito e un aumento del 30% di tutti gli altri incidenti antisemiti nel paese.

Il rapporto ha rilevato un aumento del numero di incidenti antisemiti in Germania, in parte dovuto alla crescita e al rafforzamento dell’estrema destra. La crisi dei rifugiati in Germania ha portato al rafforzamento dei partiti nazionalisti di destra, che di conseguenza ha causato l’aumento del discorso antisemita nella politica tedesca. Tali partiti tentano di rafforzare l’orgoglio nazionale nel patrimonio e nella storia del paese attraverso la riduzione della responsabilità nella Shoah del popolo tedesco. Molte comunità musulmane del paese hanno manifestato un evidente antisemitismo, come è apparso evidente nelle manifestazioni avvenute nel paese a seguito del riconoscimento degli Stati Uniti di Gerusalemme come capitale di Israele, nella quale sono stati innalzati cori sulla distruzione di Israele.

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Sarah Lucy Halimi, assassinata in Francia perchè ebrea

Molti incidenti antisemiti allarmanti si sono verificati anche in Francia. Nonostante l’azione del governo per prevenire i crimini di odio contro gli ebrei come parte del programma promosso per la “Lotta contro il razzismo, l’antisemitismo e la xenofobia” e una diminuzione del numero di incidenti, la Francia ha affrontato gravi episodi di antisemitismo come il terribile omicidio di una donna ebrea, Sarah Lucy Halimi.

Oltre all’omicidio che ha scatenato una protesta pubblica, diversi ristoranti kosher sono stati dati alle fiamme in attacchi incendiari e sono stati segnalati un numero considerevole di incidenti violenti contro gli ebrei. Secondo la polizia francese, uno su tre atti razzisti per i quali è stata presentata una denuncia in Francia nel 2016 era contro gli ebrei, quando gli ebrei costituiscono meno dell’uno per cento della popolazione francese.

Il paese che, secondo il rapporto del ministero, ha visto il più grande aumento di incidenti violenti contro gli ebrei è stata l’Ucraina, registrando un aumento di oltre il 50 per cento in incidenti violenti contro gli ebrei.

Ciò sta accadendo sullo sfondo del rinnovato nazionalismo nell’Europa orienta che vuole riabilitare e glorificare le figure dei leader nazionalisti e dei movimenti del passato responsabili dell’omicidio e dell’espulsione degli ebrei durante la seconda guerra mondiale e il periodo precedente. Il paese ha segnalato dozzine di profanazioni di monumenti, tombe, musei e sinagoghe di ebrei, soprattutto nella città di Odessa.

A maggio, il Centro ricerche PEW negli Stati Uniti, ha condotto uno studio su 2000 residenti in 18 paesi dell’Europa centrale e orientale. Lo studio ha rilevato che il 20% degli intervistati non vuole ebrei nel proprio paese e il 30% non vuole ebrei come vicini. Inoltre, il 22% dei cittadini rumeni e il 18% dei cittadini polacchi sono interessati a negare il diritto degli ebrei alla cittadinanza nel loro paese.

Il rapporto presenta anche episodi preoccupanti negli Stati Uniti. Secondo il rapporto, l’Alt-Right, che è salito alla ribalta nella marcia di Charlottesville in cui i manifestanti hanno cantato “gli ebrei non ci sostituiranno”, ha guadagnato forza durante il primo anno in carica del presidente Donald Trump.

C’è stato anche un aumento di sentimenti anti-ebraici e anti-israeliani nei i movimenti di sinistra radicale, specialmente nei campus universitari, che hanno continuato con la propaganda anti-israeliana che ha fatto sentire studenti ebrei insicuri e timorosi di esprimere opinioni pro-israeliane o sioniste.

antisemitismo-2017-rapporto-usa-progetto-dreyfusLa crescente minaccia dei rifugiati e della destra alternativa

Il rapporto ha rilevato inoltre, che l’aumento della popolazione di rifugiati e immigrati, arrivati in Europa negli ultimi anni, sta diventando un fattore di rischio significativo per le comunità ebraiche.

Secondo alcuni sondaggi, oltre il 50 per cento dei rifugiati nell’Europa occidentale, molti dei quali musulmani, ha idee antisemite. A seguito della dichiarazione di Trump su Gerusalemme, è stata invocata “Morte a Israele” e le bandiere israeliane sono state bruciate in diverse capitali europee per la prima volta da anni.

Anche i partiti di estrema destra nell’Europa occidentale hanno ottenuto risultati eccezionali in termini di sostegno pubblico. Campagne di partiti di estrema destra in Francia, Gran Bretagna e Germania hanno portato l’antisemitismo al centro del discorso politico, che si è riflesso in un aumento della retorica antisemita da parte dei funzionari governativi.

Il rapporto afferma inoltre che l’antisemitismo islamista continua a essere la principale e più pericolosa minaccia per le comunità ebraiche, e che ha ispirato l’omicidio di Sarah Halimi a Parigi.

Allo stesso tempo, l’istigazione da parte di stati e istituzioni islamiche estremiste è continuata senza sosta quest’anno e ha dato legittimità religiosa e normativa agli attacchi contro gli ebrei.

Un’altra minaccia crescente per gli ebrei di tutto il mondo è quella che il rapporto definisce “il nuovo antisemitismo”: il sentimento anti-ebraico nascosto sotto le spoglie dell’anti-sionismo o della retorica anti-israeliana.

Il rapporto afferma che istituzioni internazionali come le Nazioni Unite e l’Unesco hanno continuato a presentare doppi standard e tentato di ridurre la connessione del popolo ebraico alla Terra di Israele, al Monte del Tempio, a Gerusalemme e alla Tomba dei Patriarchi.

Infine, il rapporto evidenzia il continuo incitamento antisemita da parte dell’Autorità palestinese: un uso sistematico di narrative religiose e antisemite per favorire l’odio di israeliani ed ebrei da parte dei suoi cittadini.

Come esempio, viene menzionato il discusso discorso del presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas, che durante una riunione del Consiglio centrale dell’OLP a Ramallah ha affermato che “Israele è un progetto coloniale che non ha nulla a che fare con gli ebrei”.

Tratto da Ynetnews

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