Sermoni antisemiti nella moschea di Al-Aqsa

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Mario Del MonteEditor
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Antisemitismo

Sermoni antisemiti nella moschea di Al-Aqsa

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Khaled al-Mughrabi, un’importante figura religiosa islamica a Gerusalemme, è stato sorpreso dall’organizzazione non governativa Palestinian Media Watch mentre pronunciava un sermone dal contenuto altamente antisemita nella moschea di Al-Aqsa. Nel video diffuso da Palestinian Media Watch si può sentire al-Mughrabi dire che i nazisti hanno perseguitato gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale a causa degli “omicidi rituali compiuti durante la Pasqua ebraica”. Inoltre, secondo il predicatore, gli ebrei sarebbero colpevoli di aver organizzato l’attentato alle Torri Gemelle dell’11 Settembre 2001.

Il Simon Wiesenthal Center ha inviato immediatamente una lettera al re di Giordania Abdullah e al Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas richiedendo provvedimenti contro al-Mughrabi, che fra l’altro viene stipendiato dalla Waqf (L’ente religioso ufficiale di ANP). Di seguito un piccolo passo della lettera inviata ai due leader dal Simon Wiesenthal Center:

“Il Monte del Tempio è un sito di straordinaria importanza per tutte le tre religioni rivelate. Dovrebbe essere un posto dove promuovere la pace, la tolleranza e il rispetto reciproco. Tuttavia oggi è palese come la moschea di Al-Aqsa venga utilizzata per riportare in auge terribili bugie e giustificare un genocidio avvenuto in passato. Se questo tipo di sermoni non viene contrastato avremo sempre più violenza e odio.”

Di solito al-Mughrabi istruisce i suoi fedeli due volte alla settimana nella grande moschea di Gerusalemme e secondo alcuni testimoni non sarebbe la prima volta che il predicatore ha toccato argomenti palesemente antisemiti come gli omicidi rituali.

Nel suo sermone poi al-Mughrabi dice esplicitamente che gli ebrei sono dei “fedeli di Satana: tutto ciò che sperano accade, il loro numero sacro è l’11. Dov’erano gli ebrei durante l’11 Settembre? E’ risaputo che gli ebrei sono dietro gli attentanti di quel giorno.”

Le accuse di omicidio rituale provengono dalla credenza popolare, diffusa nel Medioevo, che gli ebrei impastassero il pane azzimo per la festa di Pesach con il sangue di bambini cristiani. Con questa infame accusa sono stati giustificati centinaia di massacri perpetrati nei confronti delle comunità ebraiche europee. Nella cultura araba questa leggenda è ancora viva a causa dell’uso che ne è stato fatto da parte di importanti figure politiche e religiose. Alcuni esempi possono essere i casi del politico giordano Sheikh Abd Al-Mun’im Abu Zant, del portavoce della Jihad Islamica Daoud Shihad e del politico egiziano Khaled Zaafrani.

 

 

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