Sar-El, il volontariato civile in Israele

Intervista a Michael Begnini coordinatore di Sar-El Italia

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Clara Salpietro
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Israele

Sar-El, il volontariato civile in Israele

Intervista a Michael Begnini coordinatore di Sar-El Italia

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Sherut Le Israel – Servizio per Israele – è il nome del programma di volontariato civile in Israele, volontariato che viene svolto presso le basi delle Forze di Difesa Israeliane ed inoltre consente di approfondire la conoscenza del Paese dall’interno.
La sua nascita risale all’estate del 1982, quando, nel periodo della guerra in Libano, gli israeliani furono chiamati come riservisti causando così una carenza di mano d’opera e il rischio della perdita dell’intero raccolto agricolo sulle alture del Golan.
Una soluzione per questa situazione critica fu trovata dal generale di brigata Aharon Davidi, allora dirigente delle attività culturali della Comunità delle alture del Golan, che pubblicò un appello negli Stati Uniti per cercare volontari che potessero sostituire parte delle forze riserviste in alcuni compiti logistici.

In breve tempo risposero circa 650 volontari americani, i quali a conclusione del periodo di volontariato hanno espresso il desiderio che il programma rimanesse attivo. Quell’episodio ha segnato l’inizio del programma “Volontari per Israele”, che nella primavera del 1983 è diventato organizzazione priva di lucro e apolitica con il nome di Sar-El.

Oggi i volontari che partecipano a Sar-El provengono da tutto il mondo. Gli ultimi dati diffusi dal programma mostrano che nel 2016 i volontari sono stati 3300, provenienti da circa 56 Paesi.

Le informazioni sul programma e su come partecipare sono presenti sul sito www.sar-el.org, per contattare Sar-El Italia, che fa da tramite fra gli interessati in Italia e l’organizzazione in Israele, la mail è [email protected].

Abbiamo intervistato il coordinatore di Sar-El Italia, Michael Begnini, ecco cosa ci ha raccontato.

La comunità Ebraica mondiale ha la possibilità di partecipare a Sar-El, noto anche col nome di “Progetto Nazionale per i volontari in Israele”. Da alcuni anni Sar-El è aperto a non ebrei. Può spiegarci da cosa nasce questa decisione?
Il progetto Sar-El è aperto a tutti gli amici di Israele cosa che include anche persone che non sono di religione ebraica. Molte persone nel mondo desiderano aiutare Israele in ogni modo possibile.

Quanto dura un periodo di volontariato in Sar-El?
La maggior parte dei programmi dura 3 settimane ma le persone possono partecipare a più programmi.

Gli italiani che hanno intenzione di fare questa esperienza, chi devono contattare?
Gli italiani che desiderano partecipare a Sar-El devono contattare me o Giovanni Mureddu.

Cosa serve per partecipare a Sar-El? È necessaria una particolare preparazione fisica?
Occorre un certificato medico e buone condizioni fisiche e mentali. Ogni candidatura è soggetta al processo di approvazione di Sar-El.

Cosa devono aspettarsi i volontari che vi partecipano per la prima volta?
Ci sono aspetti positivi e negativi; si incontrano persone da tutto il mondo, si fa amicizia con i soldati che veramente apprezzano il lavoro dei volontari per l’aiuto che danno, e ci si diverte molto in compagnia. Dall’altro canto abbiamo letti scomodi, il cibo può non piacere a tutti e spesso si attende che arrivino rifornimenti ed equipaggiamento.

Che tipo di lavoro svolgono i volontari?
I volontari hanno a che fare con equipaggiamenti e forniture, lavorano nei laboratori, nei magazzini e in altre parti della base.

Ci sono italiani che partiranno a breve per Sar-El?
Ci sarà un gruppo che parte per il programma del 7 Maggio, ma ci sono anche persone che partecipano singolarmente durante tutto il corso dell’anno. Molti di essi sono volontari che vengono a lavorare con noi ogni anno.

Che consiglio si sente di dare agli italiani prossimi alla partenza?
Portate con voi una buona dose di senso dell’umorismo, una mente aperta e soprattutto non aspettatevi un albergo a 5 stelle.

Sar-El dà la possibilità di conoscere Israele dall’interno?
I fine settimana sono a disposizione dei volontari per fare gite e viaggi turistici. Sa-El offre delle visite guidate ai musei nel corso della seconda e della terza settimana del programma.

Lei ha partecipato al programma più volte, cosa le ha dato dal punto di vista umano?
Ho conosciuto delle persone con le quali sono nate delle amicizie durature. Mi ha insegnato che anche i lavori più umili sono fondamentali per il buon funzionamento di una struttura complessa.

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