Onu, l’Italia vota contro Gerusalemme capitale

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OnuItaliaGerusalemme. Tre attori di un film già visto lo scorso anno quando diverse risoluzioni delle Nazioni unite tentarono di minare alla base il rapporto fra Israele, il popolo ebraico e la città. La bilancia del nostro paese a volte ha teso verso lo Stato ebraico, altre volte verso i paesi arabi, rispolverando la vecchia questione della “moglie americana e l’amante libica”, tipica della politica italiana a cavallo degli Anni 70-80.

La bilancia del nostro paese a volte ha teso verso lo Stato ebraico, altre volte verso i paesi arabi, rispolverando la vecchia questione della “moglie americana e l’amante libica”, tipica della politica italiana a cavallo degli Anni 70-80.

Ultima in ordine di tempo il voto espresso dall’Italia in favore della risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu elaborata dall’Egitto per invalidare il riconoscimento Usa di Gerusalemme come capitale di Israele.

A spiegare le motivazioni che hanno spinto l’Italia a sostenere la proposta egiziana è stato l’ambasciatore Sebastiano Cardi, rappresentante permanente all’Onu:

“Lo status di Gerusalemme come futura capitale di due Stati deve essere negoziato tra Israele e Palestina, nel quadro di un processo di pace”.

Ciardi ha sottolineato che il nostro paese ha appoggiato la risoluzione “in quanto riafferma principi consolidati e già sanciti in diverse risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu”.

Risoluzione che ha ottenuto 14 voti a favore, sui gli Stati Uniti hanno posto il veto. Il testo non tira in ballo direttamente il presidente Donald Trump o gli Usa ma:

“Esprime il profondo rammarico per le recenti decisioni riguardanti lo status di Gerusalemme e richiede che tutti gli Stati membri osservino le risoluzioni del Consiglio riguardanti Gerusalemme e non riconoscano nessuna azione o misura contraria a tali risoluzioni. Le decisioni e azioni che pretendono di alterare lo status della Città Santa di Gerusalemme non hanno alcun effetto giuridico, sono nulle e devono essere annullate in conformità con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu”.

Un passaggio interessante dell’ambasciatore al Palazzo di Vetro, Sebastiano Ciardi, è stato che lo status di Gerusalemme deve essere negoziato tra Israele e Palestina.

Cosa si intende per la Palestina? La Cisgiordania amministrata da Abu Mazen o la Striscia di Gaza amministrata da Hamas?

 

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