Neofascisti e terroristi islamici insieme per Assad al convegno “Mediterraneo Solidale”

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Mario Del MonteEditor
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Neofascisti e terroristi islamici insieme per Assad al convegno “Mediterraneo Solidale”

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Sabato 26 Settembre all’Hotel dei Congressi di Roma si incontreranno due nemici della democrazia: l’estrema destra ed il terrorismo islamico. Camuffato sotto il nome “Mediterraneo Solidale” l’incontro che avverrà nel quartiere Eur ospiterà due esponenti di primo piano dell’organizzazione, condannata per terrorismo dall’Unione Europea, Hezbollah, il gruppo sciita radicale libanese al soldo degli ayatollah iraniani. Insieme a Rima Fakhri e Sayyed Ammar Al Moussaw, rispettivamente consigliere politico e responsabile relazioni internazionali di Hezbollah, ci sarà Maher Altaher, membro di un altro gruppo islamista radicale, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. A completare il quadro degli oratori alcuni rappresentanti della ambasciate di Sudan, Iran e Mauritania, Hassan Sakr, alto dirigente del partito nazional-socialista siriano, e Rima Darious del Consiglio dei Giovani Siriani.

A rappresentare l’Italia in questo convegno internazionale ci saranno molti esponenti dei movimenti neofascisti nostrani: Franco Nerozzi, ex terrorista internazionale, Alberto Palladino, militante che ha partecipato agli scontri nel Donbass, Giovanni Feola, responsabile del Fronte Europeo per la Siria, e Luca Bertoni, rappresentante dell’Associazione Lombardia-Russia con amicizie nei partiti neonazisti tedeschi e Alba Dorata.

Ad accomunare queste due realtà è il sostegno al regime dittatoriale di Bashar al-Assad, il Presidente siriano ormai isolato dalla comunità internazionale noto per l’uso di armi chimiche e per il suo profondo odio per Israele. Assad, insieme all’ISIS e ai gruppi estremisti come al-Nusra è la principale motivazione che spinge milioni di siriani a fuggire dal proprio paese per cercare rifugio in Europa.

La Regione Lazio in un primo momento aveva concesso il patrocinio all’iniziativa che poi è stato ritirato fra l’imbarazzo generale. Decisivo l’intervento del Presidente della Regione Nicola Zingaretti che in una lettera agli organizzatori ha motivato il ritiro del patrocinio per via della partecipazione di “soggetti riconducibili ad organizzazioni citate nella Risoluzione del Parlamento Europeo del 10 Marzo 2005”, quella in cui l’Unione Europea ha bandito Hezbollah per le sue attività terroristiche.

Si è detta perplessa la neoeletta Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello. “Ci affidiamo al buon controllo della polizia italiana” è stato il suo commento sulla vicenda. Anche alcuni membri del Partito Democratico hanno espresso preoccupazione e stupore. Fra loro Tommaso Giuntella, Presidente del PD Roma, che in un articolo pubblicato dall’Huffington Post ha dichiarato: “Ritengo che questo evento non debba avere luogo nell’Italia antifascista, soprattutto non a Roma, città simbolo della fratellanza e del dialogo.”

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