MDA Sheli, da Israele due applicazioni salva vita

Ridurre il tempo di intervento vuol dire ridurre i danni permanenti

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Sara Castelnuovo
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Hi-tech

MDA Sheli, da Israele due applicazioni salva vita

Ridurre il tempo di intervento vuol dire ridurre i danni permanenti

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mda sheli

Il מגן דוד אדום – Magen David Adom ha lanciato una nuova applicazione per smartphone in grado di salvarti la vita! L’app permette, cliccando un pulsante, di far arrivare un ambulanza di primo soccorso, basic o avanzato, al luogo esatto dell’evento. Inoltre, i pazienti che soffrono di qualsiasi problema medico possono salvare su questa tutti i documenti rilasciati dai propri medici e scrivere la lista di medicine che si assumono regolarmente, rendendo più facile il lavoro dei paramedici di MDA. I primi 4 minuti di una situazione di emergenza sono i più importanti per assicurarsi che il paziente non sia in pericolo di vita, questa è una delle ragioni principali che ha portato il Magen David Adom allo sviluppo di “MDA Sheli”, abbreviando così i tempi di attesa al centralino telefonico e la localizzazione del malato. Ma anche aiutando la squadra di paramedici a sapere, già nella corsa verso il paziente, di cosa questo abbia sofferto in passato, se ha allergie ed esami precedenti da comparare alla situazione attuale. L’applicazione ha anche un servizio di chat con il centralinista. Dal momento in cui si clicca sul pulsante di chiamata ci sono massimo 60 secondi di attesa, qualche domanda per assicurarsi che l’indirizzo sia esatto e l’ambulanza parte. L’app si può scaricare sia su iPhone, che su Android. La presentazione di questa applicazione avviene solo nove mesi dopo il lancio di un’altra importante app di MDA, “Project neemanei chaim”, che permette a chiunque abbia conoscenze di primo soccorso di andare ad aiutare nel caso di eventi vicini a loro. Dall’inizio del progetto sono migliaia i volontari che si sono iscritti dopo aver superato un corso di almeno 20 ore e essere in grado di eseguire manovre di rianimazione basilare. E il Magen David Adom è certo che in seguito al rilascio di queste due applicazioni saranno sempre di più i volontari che si dedicheranno all’aiuto in primo soccorso, e sempre meno il numero di pazienti che riporteranno danni permanenti.

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