“Israele causa alluvione a Gaza”, poi sbagliano la geografia: le gaffe della stampa estera

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Micol AnticoliEditor & Event Manager
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Debunking

“Israele causa alluvione a Gaza”, poi sbagliano la geografia: le gaffe della stampa estera

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Questa è davvero bella e suscita un misto di preoccupazione e di ilarità, perché rimarrà davvero negli annali delle peggiori gaffe giornalistiche.

Lunedì scorso (23/02/2015) il quotidiano inglese Daily Mail pubblica un articolo dal titolo “Centinaia di palestinesi sono rimasti senza casa dopo che Israele ha aperto la diga di un fiume e ha inondato le abitazioni… ore prima che la compagnia elettrica israeliana aveva tagliato la corrente nelle città del West Bank”.

Ora, detta così sembra una faccenda terrificante, peccato che il titolo come l’intero articolo siano frutto di un mix di notizie, entrambe errate. Procediamo quindi per gradi.

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NOTIZIA 1.

Nell’articolo viene dunque scritto che Israele avrebbe volutamente aperto la diga di un fiume nel sud di Israele per inondare le case del palestinesi di Gaza.

La prima vera notizia però è che nel sud di Israele NON CI SONO DIGHE.

L’informazione viene ripresa dal portale arabo Al-Jazeera e in tutti e due gli articoli vi è un virgolettato del Generale Said Al-Saudi, il capo della Civil Defense Agency di Gaza: “La scorsa notte Israele ha aperto le dighe di acqua senza preavviso, causando gravi danni ai villaggi di Gaza vicino al confine”. Il tutto decorato dalle interviste video dell’agenzia stampa francese AFP alla popolazione della Striscia, complice come sempre delle menzogne propagandistiche.

Ad aggiungersi alla lista del giornalismo spazzatura, anche l’americano Vice News; anche dopo lo smascheramento della menzogna da parte di giornalisti israeliani e portavoce dell’IDF – tanto da far rettificare anche Al-Jazeera – Vice News continua a tenere online il titolo “Israele nega l’inondazione di Gaza nonostante le accuse dei palestinesi”.

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NOTIZIA 2.

È inverosimile, ma vi è una gaffe ancor peggiore da parte del Daily Mail; ancor più imbarazzante, perché non riguarda la pubblicazione di notizie false e non verificate (cosa che un giornalista serio dovrebbe fare prima di scrivere una sola sillaba), ma si tratta di un errori geografici che definire grossolani sarebbe un eufemismo.

È successo che nello stesso giorno la compagnia elettrica israeliana abbia staccato la corrente nelle città di Nablus e Jenin, nel West Bank, per 45 minuti come forma di protesta verso l’Autorità Nazionale Palestinese che ha un debito con l’azienda di 1,9 miliardi di shekel.

Per dimostrare la presunta perfidia dello Stato ebraico, il giornalista del Daily Mail si spinge oltre, volendo dimostrare la connessione fra la notizia di Gaza e quella del West Bank (Cisgiordania). Nello stesso articolo di cui sopra, si legge: “L’alluvione è stata aggravata dal fatto che una compagnia elettrica israeliana ha tagliato l’elettricità ALLE MAGGIORI CITTÀ DEL WEST BANK DI GAZA”.

Inutile andare a rileggere la frase: non significa assolutamente nulla!

Non bisogna essere esperti di geopolitica per sapere che la Striscia di Gaza e il West Bank sono due zone geografiche completamente separate, diverse e governate la prima da Hamas e la seconda dall’ANP. Nello specifico, Gaza si trova a sud ovest di Israele, mentre il West Bank si trova ad est. Dire il West Bank di Gaza è come dire “che il terremoto ha colpito le maggiori città dell’Abruzzo in Calabria).

D’altra parte, se è vero che siamo nell’era in cui l’ONU utilizza Hamas come fonte di informazioni umanitarie durante le guerre con Israele, non ci si dovrebbe stupire se il Daily Mail, Vice News e la più grande agenzia stampa francese utilizzano Al-Jazeera come fonte di notizie. L’invito è quello di scoprire quali siti italiani hanno riportato la stessa notizia. In tutti i casi citati, nulla viene verificato. A Roma si dice “famo a fidasse”.

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