Intercettata la nave Marianne diretta verso Gaza, nessun ferito.

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Yoseph Fatucci
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La marina di Israele è salita a bordo di una nave che si dirigeva verso la Striscia di Gaza nella notte tra domenica e lunedì e ne ha preso il controllo. “L’ intercettazione è avvenuta senza incidenti e senza vittime” ha riferito l’ IDF, forza di difesa israeliana. La nave svedese, regolarmente registrata con il nome di Marianne, è stata condotta al porto di Ashdod, come avvertito dai soldati israeliani.

“In conformità con le leggi internazionali, la Marina Israeliana ha consigliato più volte alla nave di cambiare rotta.” Ha spiegato l’ IDF. “Dopo il loro rifiuto, le forze israeliane hanno visitato e perquisito la nave in acque internazionali. Le forze hanno riferito che l’uso della forza non è stato necessario. Il primo ministro Benjamin Netanyahu si è congratulato con il commando per la “loro decisa ed efficiente azione nella detenzione dei passeggeri a bordo della nave che cercava di raggiungere la costa di Gaza, contravvenendo alla legge.”

“La Flotilla non è altro che una dimostrazione di ipocrisia e di sostegno ad Hamas, ignora tutti gli orrori che vengono commessi a Gaza. Prevenire l’ accesso via mare è stato fatto in conformità con il diritto internazionale e ha anche ricevuto il sostegno del Segretario generale delle Nazioni Unite” ha aggiunto il premier.

In precedenza gli organizzatori della Flottilia hanno detto che altre tre barche che accompagnavano la Marianne erano rientrate ai loro porti d’ origine, senza specificarne la causa, e che la Marianne stava navigando verso Gaza da sola. Poco dopo le 04:00 ora locale, gli organizzatori dicono di aver perso i contatti con la Marianne, quando si trovava a circa mille miglia nautiche dalla costa di Gaza. In quel momento almeno tre navi della Marina Israeliana si trovavano nelle vicinanze.

Erano presenti circa diciotto attivisti a bordo della nave, tra cui l’ ex presidente tunisino Moncef Marzouki e l’ arabo-israeliano membro della Knesset Basel Ghattas. Gli attivisti avevano giurato di non usare violenza contro le forze dell’ IDF, ma di praticare “resistenza passiva”, ha raccontato un giornalista che si trovava sulla nave. Domenica l’ufficio di Netanyahu ha preparato una lettera per gli attivisti a bordo della Flottilia, criticando l’ ipocrisia del gruppo umanitario in missione a Gaza. La lettera spiega come Israele cerchi solo di proteggere i suoi civili, e per quanto possibile anche i civili palestinesi, da organizzazioni terroristiche come Hamas che cercano solo di uccidere civili innocenti. Spiega inoltre che Israele è favorevole ai progetti umanitari a sostegno dei palestinesi, ma non tollera l’ importazione di armi a favore dei gruppi terroristici palestinesi; per questo, in conformità con le leggi internazionali, l’ ingresso di aiuti umanitari a Gaza deve prima passare attraverso Israele.

“Se voi foste veramente interessati ai diritti umani, non navighereste in solidarietà con un gruppo terroristico che utilizza i civili come scudi umani” spiega Netanyahu, concludendo dicendo che gli organizzatori Flottila hanno scelto di non visitare Israele poiché sarebbero rimasti colpiti dalla democrazia sostenuta dallo Stato Ebraico, che permette l’ uguaglianza e la libertà religiosa per tutti i suoi cittadini.

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