Estrema destra in Italia, tutto quello che è accaduto ad aprile

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David Spagnoletto
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Estrema destra in Italia, tutto quello che è accaduto ad aprile

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I riflettori sull’estrema destra in Italia sembrano essersi spenti. Le polemiche sulle celebrazioni del 25 aprile, concentrate più su chi ha strumentalizzato la Liberazione senza averne preso parte, l’hanno solo sfiorata, come se non fosse erede di quel Ventennio, responsabile di aver perpetrato la dittatura nel nostro paese e dell’alleanza con la Germania nazista.

Fatto singolare, a cui se ne aggiunge un altro: in questo momento si sta svolgendo il processo a “Mafia Capitale”, a cui capo, secondo la magistratura, c’è Massimo Carminati, personaggio di spicco dei Nar (Nuclei armati rivoluzionari) gruppo eversivo neofascista, attivo a cavallo degli Anni 80.

È come se tutto fosse slegato e stordito da un tam tam mediatico che preferisce posare il suo sguardo altrove.

Noi però siamo figli e nipoti di chi non potrà dimenticare le nefandezze compiute dall’estremismo di destra in Italia. E sentiamo il dovere di non accantonare quella parte di storia.

Vediamo allora di cosa si è resa protagonista l’estrema destra nelle ultime settimane.

Mille militanti di CasaPound e Lealtà Azione si sono presentati a sorpresa nel pomeriggio del 29 aprile al Campo 10 del Cimitero Maggiore di Milano per commemorare i caduti della Repubblica di Salò. L’esibizione di simboli fascisti, labari e bandiere è andata in scena con quattro giorni di ritardo rispetto al solito, nonostante l’esplicito divieto espresso dal prefetto e dal sindaco di Milano. La beffa si è riversata anche sulle pagine Facebook dei gruppi di estrema destra in cui sono state postate anche numerose foto di altre commemorazioni avvenute in Lombardia in nome della Repubblica di Salò.

Nello stesso giorno del “blitz” a Milano è stata scoperta una cellula di neonazista a La Spezia, denominata “Autonomi NS La Spezia” composta da militanti della frangia più oltranzista dell’estrema destra riconducibili all’area naziskin, che organizzava ronde illegali “punitive”, contro i cittadini extracomunitari, appiccava il fuoco a raccoglitori di indumenti usati della Caritas diocesana della Spezia, senza farsi mancare l’affissione nelle vie della città di simboli nazisti e l’imbrattamento di targhe e iscrizioni commemorative della Resistenza e della lotta antifascista.

Non abbassiamo la guardia sull’estrema destra, sul Fascismo e su chi elogia il Duce e ne vorrebbe il ritorno.

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